Il PICC

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Gentile paziente, gentile familiare
questa guida si propone di trasmetterle le informazioni sul PICC e sulla sua gestione.
Il PICC è un tipo di catetere venoso centrale (CVC) utilizzato per la somministrazione di farmaci e per altre pratiche, ad esempio l’infusione di liquidi e i prelievi di sangue.
Viene generalmente posizionato prima di iniziare i trattamenti farmacologici antitumorali e rimane collocato per il tempo necessario a svolgerli.
In tutto questo periodo è previsto un programma di gestione del PICC a cura del personale, per garantirne la sicurezza e il corretto funzionamento.
La sua collaborazione al fine della gestione sicura del PICC è altrettanto importante.
A questo scopo le viene rilasciato un diario, che lei avrà cura di portare quando farà i trattamenti, i prelievi o i lavaggi del PICC.
Nel diario il personale di cura annoterà le operazioni effettuate e le eventuali complicanze riscontrate.
Anche lei potrà annotare nel diario eventuali informazioni da riferire al personale di cura.
Augurandoci che queste informazioni le possano essere utili, il personale è in ogni caso a sua disposizione per altri chiarimenti.

Com’è fatto il PICC

Il sistema emopoietico rappresenta l’insieme degli organi responsabili dell’emopoiesi, cioè della produzione delle cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Durante lo sviluppo dell’embrione questa funzione è svolta principalmente dalla milza, dal fegato e dal midollo osseo, mentre dopo la nascita il ruolo viene svolto quasi esclusivamente dal midollo osseo e dai linfonodi.

A che cosa serve il sistema emopoietico?

Il PICC, o Catetere venoso Centrale a Inserzione Periferica (in inglese Peripherally Inserted Central Catheter), è un tubicino flessibile di calibro di 1-2 mm e di lunghezza da 25 a 60 cm, regolabile in base alle caratteristiche fisiche della persona. All’estremità esterna ha un tappino a valvola che lo separa dall’ambiente esterno e previene le contaminazioni che possono derivare dall’esterno. È costruito con materiale biocompatibile.

Dove viene posizionato il PICC

Il PICC viene inserito in una vena del braccio e viene fatto proseguire nella vena cava superiore fino a che la punta arriva in prossimità del cuore. Talvolta viene fatto passare sotto la pelle (tunnel sottocutaneo) per alcuni centimetri prima di inserirlo nella vena del braccio. La parte esterna del PICC sporge dal braccio per alcuni centimetri.

Come viene posizionato il PICC

Il PICC viene posizionato con un piccolo intervento in anestesia locale in ambulatorio.
La parte esterna del PICC può essere fissata alla pelle:

  • con un sistema di “ancoraggio sottocutaneo”, che non deve essere sostituito periodicamente;
  • oppure

  • con un sistema adesivo chiamato “suturless”, da sostituire periodicamente.

(le immagini sono presenti nel pdf che si trova in questa pagina)

Come funziona il PICC

Per somministrare i farmaci il personale collega il dispositivo di infusione al tappino a valvola posto all’estremità del PICC.
In questo modo i farmaci si diffondono rapidamente nel circolo sanguigno e raggiungono i vari distretti del corpo senza passare inizialmente per le vene di piccolo calibro, che potrebbero danneggiarsi.

Come si gestisce il PICC

Il punto di fuoriuscita del PICC deve essere protetto con una medicazione per tutto il tempo in cui rimane posizionato. La medicazione deve essere cambiata dal personale esperto ogni 7 giorni.
La medicazione potrebbe essere cambiata se:

  • lei suda molto;
  • fuoriesce sangue o siero nel punto in cui è inserito il CICC.

La medicazione viene cambiata anche quando:

  • si sporca;
  • si stacca;
  • si bagna;

per evitare il rischio di infezione.
Il PICC deve essere lavato dal personale dopo ogni utilizzo (infusione di farmaci, prelievi, altre infusioni).
Se non viene utilizzato verrà lavato ogni 7 giorni, quando si cambia la medicazione.
Il tappino a valvola del PICC deve essere sostituito:

  • ogni volta che viene utilizzato il PICC;
  • ogni 7 giorni se il PICC non viene utilizzato.

Se il PICC è fissato con sistemi adesivi, la loro sostituzione deve essere fatta dal personale con la frequenza richiesta dal sistema usato.
Se è fissato con sistema ad ancoraggio, non è richiesto alcun tipo di sostituzione.
La medicazione e le parti terminali del catetere che hanno il tappino vanno sempre protette dal contatto con l’acqua. Quindi lei dovrà prendere alcune precauzioni, in particolare per l’igiene personale.
Il personale le darà tutte le indicazioni necessarie.

Quali complicanze possono verificarsi con il PICC

Le complicanze sono eventi che possono talvolta verificarsi e che richiedono di essere gestiti in modo specifico. Alcune complicanze si verificano subito (complicanze immediate), altre si verificano di seguito (complicanze tardive).

Complicanze immediate

EMATOMA: nella zona dove la vena è stata punta o nel tunnel sottocutaneo potrebbe comparire una colorazione rosso-blu con eventuale gonfiore. Se rileva questo, contatti subito il personale dell’Ambulatorio Accessi Vascolari.

Complicanze tardive

INFEZIONE: potrebbe manifestarsi un’infezione con febbre, brividi, arrossamento, dolore o pus dov’è stato posizionato il PICC. Contatti subito l’Ambulatorio Accessi Vascolari (se abita vicino al CRO) o il medico curante (se abita lontano) per farsi dare indicazioni e prescrivere i trattamenti.
TROMBOSI: potrebbe verificarsi l’occlusione di una vena (trombosi) i cui segni sono: gonfiore o colore più scuro della pelle del braccio dove è posizionato il PICC e, a volte, dolore alla spalla e al braccio. Se avverte questi sintomi, contatti subito l’Ambulatorio Accessi Vascolari (se abita vicino al CRO) o il medico curante (se abita lontano).
OCCLUSIONE DEL CATETERE: potrebbe capitare che il PICC si chiuda parzialmente o totalmente. Questo si riconosce dal fatto che non si riescono più a infondere liquidi o ad aspirare sangue. In questo caso chiami l’Ambulatorio Accessi Vascolari del CRO.
ROTTURA: potrebbe capitare che il tratto esterno del catetere si rompa accidentalmente.
In questo caso contatti subito l’Ambulatorio Accessi Vascolari del CRO.

Domande frequenti

È necessario che tenga sempre la medicazione?
Sì, perché bisogna mantenere sterile la parte del PICC che fuoriesce dalla pelle per prevenire le infezioni.
Quando si cambia la medicazione?
La medicazione si cambia ogni 7 giorni. È necessario cambiarla anche quando si bagna, si stacca o si sporca. Se lei suda molto o fuoriesce sangue o siero dal punto dov’è inserito il PICC, la medicazione potrebbe essere cambiata.
Come faccio a sapere se il PICC si è parzialmente sfilato?
Se pensa di aver sfilato parzialmente il PICC o se la parte del PICC che fuoriesce le sembra che sia più lunga del solito, contatti il personale dell’Ambulatorio Accessi Vascolari del CRO per valutare la situazione.
Cosa si fa se sono allergico al cerotto?
Se è allergico al cerotto, verranno usate medicazioni anallergiche.
Posso fare la doccia o il bagno?
Può fare la doccia proteggendo la medicazione e la parte del PICC che fuoriesce dalla pelle con pellicole o sistemi di protezione presenti in commercio.
Può fare anche il bagno in vasca a casa con dei sistemi di protezione presenti in commercio. Non può fare il bagno fuori casa (al mare, in piscina ecc.). Il personale le darà indicazioni sulle pellicole e sui sistemi di protezione da usare e su come fare la doccia e il bagno a casa.
Posso viaggiare?
Sì, non ci sono controindicazioni a viaggiare.
Posso praticare sport?
Sì, a patto che non pratichi sport acquatici o che la mettono a rischio di traumi.
Quanto tempo devo tenere il PICC?
Deve tenere il PICC per il tempo necessario a completare i trattamenti. L’oncologo le può dare questa informazione.
Posso fare la TAC o l’RMN con il PICC?
Sì, le può fare.
Si può usare il PICC per iniettare
il mezzo di contrasto?
Sì.
Si possono fare i prelievi dal PICC?
Sì, se il centro prelievi/ambulatorio/struttura di cura sono attrezzati per questa procedura. Altrimenti verrà eseguito un normale prelievo.

Contatti

Per le necessità specificate in questa guida e per ogni altra necessità contatti i seguenti numeri:
Ambulatorio Accessi Vascolari
Tel: 0434 659367
dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 15.30

Terapia Intensiva
Tel: 0434 659441
tutti i giorni, 24 ore su 24

Per informazioni su questa guida:
Biblioteca Pazienti
Tel: 0434 659467
e-mail: people@cro.it

Bibliografia

  • American Society of Anesthesiologists Task Force on Central Venous Access, Rupp SM, et al. Practice guidelines for central venous access: a report by the American Society of Anesthesiologists Task Force on Central Venous Access. Anesthesiology. 2012;116(3):539-73
  • Gorski L, et al. Infusion Therapy Standards of Practice. Journal of Infusion Nursing. 2016;39(1S):159
  • Kovacevich DS, et al. American Society for Parenteral and Enteral Nutrition Guidelines for the Selection and Care of Central Venous Access Devices for Adult Home Parenteral Nutrition Administration. JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2019;43(1):15-31
  • Lamperti M, et al. International evidence-based recommendations on ultrasound-guided vascular access. Intensive Care Med. 2012;38(7):1105-17
  • Pittiruti M, et al. ESPEN Guidelines on Parenteral Nutrition: central venous catheters (access, care, diagnosis and therapy of complications). Clin Nutr. 2009;28(4):365-77

Gli autori dichiarano di non avere conflitti di interesse per questa pubblicazione.
Le informazioni riportate non sostituiscono il parere del medico.
Aggiornato a Gennaio 2023

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