Alimentazione dopo l’intervento chirurgico di rimozione dello stomaco

Alimentazione dopo l’intervento chirurgico di rimozione dello stomaco

Consigli alimentari e di stile di vita per prevenire e alleviare i sintomi che si possono avere dopo l’intervento chirurgico di rimozione dello stomaco.

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Gentile paziente, Gentile familiare

Questa piccola guida si rivolge ai pazienti che hanno subito un intervento chirurgico per rimuovere lo stomaco, o parte di esso.
Anche dopo un intervento di questo tipo è possibile riprendere, gradualmente, ad alimentarsi in modo normale e avere una buona qualità di vita.
Con questa guida il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano intende fornire delle informazioni sugli effetti e sui sintomi che si possono avere dopo l’intervento chirurgico di rimozione dello stomaco.
Inoltre si propone di fornire alcuni consigli alimentari e di stile di vita per prevenire e alleviare questi sintomi.

L’intervento chirurgico di rimozione dello stomaco

L’intervento chirurgico di rimozione dello stomaco viene eseguito per alcune malattie, ad esempio ulcere dello stomaco non guaribili con le cure mediche o tumori maligni.
L’intervento chirurgico di rimozione dello stomaco può essere parziale (resezione gastrica) o totale (gastrectomia).

Resezione gastrica (intervento chirurgico di rimozione parziale dello stomaco)

La resezione gastrica consiste nell’asportare una parte dello stomaco.
La parte di stomaco rimanente viene unita con una parte di intestino.

Gastrectomia (intervento chirurgico di rimozione totale dello stomaco)

La gastrectomia consiste nell’asportare completamente lo stomaco.
A seguito dell’asportazione completa dello stomaco, l’esofago viene unito con una parte di intestino.

Quali sono gli effetti e i sintomi che si possono avere dopo l’intervento di rimozione parziale o totale dello stomaco?

Dopo la rimozione parziale dello stomaco, il cibo masticato in bocca passa più rapidamente alla prima parte dell’intestino.
Dopo la rimozione totale dello stomaco, il cibo masticato in bocca passa direttamente alla prima parte dell’intestino.
Perciò la fase della digestione, che prima era svolta nello stomaco grazie ai succhi gastrici, si riduce oppure manca.
Come conseguenza della ridotta o mancata fase di digestione si possono avere degli effetti che si manifestano in tempi e modi diversi variando:

  • da persona a persona;
  • in base al tipo di intervento: rimozione parziale o totale.

Gli effetti che si possono manifestare e che di seguito si riportano nel dettaglio sono:

  • Sindrome da svuotamento precoce o tardivo;
  • senso di sazietà precoce;
  • diarrea;
  • malassorbimento dei grassi;
  • malassorbimento del lattosio;
  • anemia;
  • dimagrimento;
  • reflusso.

È bene tener presente che:

  • NON tutte le persone avranno questi effetti;
  • NON tutte le persone avranno tutti questi effetti;
  • NON tutte le persone avranno questi effetti con la stessa intensità.

Le prime due settimane dopo l’intervento sono le più difficili: è necessario prestare attenzione sia a che cosa si mangia, sia a come si mangia.

Riconoscere gli effetti e alleviare i sintomi

Gli effetti dovuti alla ridotta o mancata fase di digestione si possono manifestare con vari sintomi e disturbi, e in modo diverso da persona a persona.
Sintomi e disturbi possono essere alleviati con alcune variazioni o modifiche sia all’alimentazione che al proprio stile di vita.
Non esistono regole generali valide per tutti, ma ogni persona si regolerà ascoltando i segnali del proprio corpo.
Le persone che hanno avuto un intervento di gastrectomia o resezione gastrica potranno migliorare la loro digestione seguendo le indicazioni riportate di seguito.

La Sindrome da svuotamento

Si manifesta nei primi mesi dopo l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale dello stomaco e si risolve o migliora nell’arco di un anno.
Questa sindrome può manifestarsi precocemente, cioè appena mangiato (Sindrome da svuotamento precoce) o tardivamente, cioè alcune ore dopo aver mangiato (Sindrome da svuotamento tardivo).

Sindrome da svuotamento precoce

Si manifesta 10-30 minuti dopo la fine del pasto, nel primo periodo dopo l’intervento chirurgico.
I sintomi che si possono avere sono:
capogiro, battito del cuore accelerato, gonfiore, nausea, diarrea.
Si ritiene che questi sintomi siano causati da un assestamento dell’organismo dovuto a:

  • una maggiore dilatazione del primo tratto dell’intestino per accogliere il cibo;
  • un maggior richiamo di liquidi dall’organismo verso l’intestino.

Sindrome da svuotamento tardivo

Si manifesta 1-3 ore dopo il pasto, nel primo periodo dopo l’intervento chirurgico.
I sintomi che si possono avere sono:
battito del cuore accelerato, brividi e sudorazione, stanchezza, confusione, nausea.
Si ritiene che questi sintomi siano causati da un assestamento dell’organismo dovuto a:

  • variazioni dell’assorbimento degli zuccheri da parte dell’intestino e variazioni rapide della loro quantità nel sangue.

Cosa fare per alleviare o prevenire questi disturbi?

  • Evitare di assumere bibite gassate e alcol.
  • Ridurre l’assunzione di zucchero bianco, grezzo o sotto forma di sciroppo.
  • Ridurre l’assunzione di alimenti o bibite che hanno come primi ingredienti zucchero, sorbitolo, xilitolo (ad esempio biscotti, dolci vari, caramelle, bibite zuccherate) e preferire il pane, i cracker, le fette biscottate, la pasta e il riso.
  • Preferire le farine di tipo I e di tipo II al posto della farina 00 o 0.
  • Mangiare frutta fresca (ad esempio mele, pere, pesche, prugne, susine, agrumi, banane), carote, patate.
  • Evitare la frutta secca senza guscio (uvetta, prugne, albicocche ecc.) e i succhi di frutta zuccherati.
  • Limitare la quantità di: vegetali a foglia verde crudi, cavoli, broccoli, cavolfiori, mais, rape e legumi qualora diano un eccessivo senso di gonfiore o di sazietà. Non abbinarli nello stesso pasto.
  • Preferire verdure cotte senza semi e buccia, passati di verdura e centrifugati.
  • Quando si esce, portare con sé uno spuntino calorico, ad esempio alcune noci o altra frutta in guscio, uno yogurt senza zuccheri aggiunti, del formaggio (se non si è intolleranti al lattosio).
  • Assumere regolarmente alimenti ricchi di proteine: pesce (evitando quello grasso come l’anguilla, il cefalo, l’aragosta e il pesce conservato sott’olio), carne magra (preferibilmente morbida e ben cotta), formaggio (se non si è intolleranti al lattosio), uova, legumi. Poiché i legumi possono causare gonfiore, preferire quelli decorticati.

Senso di sazietà precoce

È una sensazione di sazietà che si può avvertire anche mangiando solo piccole quantità di cibo.
Si manifesta nei primi giorni dopo l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale dello stomaco.
Si ritiene che sia causata da una iniziale e temporanea difficoltà dell’intestino a dilatarsi per accogliere il cibo.

Cosa fare per alleviare o prevenire questo disturbo?

  • Fare pasti piccoli e frequenti, se possibile negli stessi orari per dare un ritmo al corpo.
  • Mangiare seduti, masticare bene il cibo prima di deglutire, non coricarsi appena mangiato (rimanere alzati almeno un paio d’ore).
  • Indossare vestiti che non stringano in vita.
  • Inizialmente evitare la crusca e gli alimenti molto ricchi di fibra (pasta, riso e pane integrali, legumi con la buccia). Nell’introdurli successivamente farlo con gradualità e non assumerli assieme in un unico pasto.
  • Bere il meno possibile durante i pasti. Evitare l’acqua gassata e le bibite gassate.
  • Bere preferibilmente lontano dai pasti.
  • Provare a disporre il cibo in piatti grandi, per non avere la sensazione di mangiare tanto.

Diarrea

Se si verifica 15-30 minuti dopo il pasto viene considerata un sintomo della Sindrome da svuotamento.

Cosa fare per alleviare o prevenire questo disturbo?

  • Bere spesso a piccoli sorsi tra un pasto e l’altro, per prevenire la disidratazione.
  • Evitare le bevande che contengano alcol o caffeina.
  • Evitare il consumo di cereali integrali, verdura a foglia verde, semi di lino, crusca e prodotti addizionati di crusca.
  • Preferire riso, semolino, miglio.
  • Preferire agrumi, frutta fresca (mele, pere, banana), carote, patate.
  • Evitare cibi che possano dare senso di gonfiore: aglio, cipolla, broccoli, dolci, formaggi e latticini, legumi con buccia.
  • Evitare i cibi troppo caldi o troppo freddi.

Malassorbimento dei grassi

L’assorbimento dei grassi può diminuire dopo l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale dello stomaco. I grassi nelle feci possono aumentare e si possono notare feci grasse.
Può diminuire anche l’assorbimento di alcune vitamine (vitamina A, vitamina D, vitamina K e vitamina E) e del calcio.
Si ritiene che l’assorbimento dei grassi diminuisca a causa di:

  • mancanza o diminuzione degli enzimi digestivi;
  • minore contatto tra il cibo ingerito, gli enzimi digestivi e i sali biliari.

Cosa fare per limitare questo problema?

  • Introdurre i grassi gradualmente. All’inizio utilizzare i grassi solo in piccola quantità. Poi aumentare il loro utilizzo, verificando di tollerarli bene;
  • Tra gli alimenti che apportano grassi, preferire l’olio extravergine di oliva, il pesce, le noci, i semi oleosi, l’avocado;
  • Limitare i cibi fritti, la panna, il mascarpone, la pancetta, il lardo, lo strutto.

Il medico potrebbe indicare un’integrazione di enzimi digestivi per aiutare la digestione e di vitamine (A, D, E, K) e di calcio per contrastare la loro carenza.

Malassorbimento del lattosio

Dopo l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale dello stomaco, alcune persone possono non assorbire più bene il lattosio.
I sintomi del malassorbimento del lattosio sono:
pancia gonfia o dolorante, meteorismo, crampi o diarrea dopo aver mangiato dei latticini.
Quando sono presenti questi sintomi il medico può prescrivere un esame chiamato Breath Test e verificare se c’è malassorbimento.

Cosa fare in caso di malassorbimento del lattosio?

  • Evitare il latte vaccino e i formaggi freschi preparati con questo latte (ad esempio la mozzarella, lo stracchino, i fiocchi di latte ecc.), i formaggi spalmabili, la ricotta di mucca, la panna e la besciamella (non vegetali), i dolci con creme e i gelati a base di latte o panna vaccini;
  • Se tollerati, preferire i formaggi stagionati (ad esempio il grana, il parmigiano o altro formaggio con più di sei mesi), i formaggi e la ricotta di capra o di pecora;
  • Utilizzare il latte senza lattosio o vegetale, ad esempio di avena, di riso, di mandorla, di soia;
  • Utilizzare i prodotti preparati con il latte senza lattosio o con il latte vegetale.

Il medico potrebbe indicare un’integrazione (anche temporanea) di enzimi che possono aiutare a digerire il lattosio.

Anemia

L’anemia è una condizione che può insorgere dopo l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale dello stomaco.
Di solito si manifesta trascorso un periodo di tempo dall’intervento.
Si ritiene sia causata da carenze di ferro, di vitamina B12 e di acido folico (vitamina B9).
Per assicurarsi che non si verifichi la carenza di vitamina B12, di acido folico e di ferro, i loro valori nel sangue verranno tenuti regolarmente sotto controllo.

Cosa fare per prevenire o limitare l’anemia?

  • Assumere gli alimenti ricchi di ferro assieme agli alimenti ricchi di vitamina C, che aiuta ad assorbirlo. Un esempio può essere il succo di limone (ricco di vitamina C) spremuto sugli alimenti ricchi di ferro (ad esempio il radicchio e la carne). Alimenti ricchi di Ferro: carne di manzo, cavallo, agnello, capretto, maiale, fegato (non lavorati), molluschi (ad es. le vongole), sardine, tonno (non lavorato), gamberetti, uova, lenticchie, spinaci, semi di zucca (non salati o tostati), frutta secca, cioccolata fondente. In ogni caso si consiglia di non eccedere con il consumo di questi alimenti. Alcuni infatti sono ricchi di colesterolo (ad es. la carne rossa, le uova, il fegato) o ricchi di fibra (ad es. gli spinaci).Alimenti ricchi di Vitamina C: pomodori, patate (senza buccia), agrumi, ananas, fragole, lamponi. Consumare la frutta appena tagliata e i suoi succhi appena preparati perché la vitamina C è sensibile all’aria e al calore.
  • Assumere regolarmente alimenti ricchi di acido folico: fegato, frattaglie, spinaci, bietole, pomodori, arance, frutta secca, semi oleosi e verdura a foglia verde. Consumare questi cibi o crudi o cotti al vapore, per limitare la perdita dell’acido folico.
  • Seguire l’eventuale integrazione o terapia indicate dal medico.

Dimagrimento

Nei primi mesi dopo l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale dello stomaco si può verificare una perdita di peso. Successivamente il peso dovrebbe ritornare a valori normali.
È molto importante tenere sotto controllo il proprio peso e segnalare al medico se ci sono cali di peso importanti in breve tempo.

Cosa fare per prevenire o limitare la perdita di peso?

  • Fare spuntini calorici con noci, frutta secca, yogurt (senza zuccheri aggiunti) o pezzetti di formaggio (se è tollerato il lattosio);
  • Mantenere un apporto di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, sali minerali, vitamine). Nel caso in cui manchi l’appetito, preferire cibi che apportano una buona varietà di nutrienti (ad esempio pesce e patate lessate, cereali e legumi ecc.);
  • Utilizzare cibi facili da digerire. Lo yogurt, ad esempio, è più digeribile del latte, perché i fermenti lattici che contiene hanno già svolto in parte la sua digestione.

Reflusso

Dopo l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale dello stomaco, possono manifestarsi episodi di reflusso.
Questi episodi sono di solito frequenti in chi ha avuto l’asportazione del cardias.
Il sintomo più comune del reflusso è il bruciore, percepito nella parte centrale del torace.
Il reflusso generalmente è più frequente la notte o quando si è distesi.

Cosa fare per prevenire o limitare il reflusso?

  • Posizionare un rialzo tra il materasso e le doghe (o la rete del letto) per mantenere il busto leggermente rialzato durante il riposo;
  • Fare pasti piccoli e frequenti;
  • Evitare di bere prima di coricarsi;
  • Evitare di distendersi dopo il pasto o di mangiare da distesi;
  • Limitare cibi o bevande quali il cioccolato, le bevande gassate, con caffeina o alcol, i cibi fritti, i cibi troppo piccanti.

Consigli in breve

  • Fare 6 o più spuntini al giorno, cercando di mantenere degli orari regolari;
  • Masticare bene prima di deglutire, mangiare stando seduti correttamente e non coricarsi subito dopo i pasti;
  • Evitare i cibi troppo caldi o troppo freddi;
  • Evitare l’alcol;
  • Evitare bevande contenenti caffeina (come tè, caffè) in caso di diarrea;
  • Bere acqua naturale anziché gassata;
  • Limitare l’assunzione di liquidi durante i pasti;
  • Mantenere un apporto equilibrato di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, minerali e vitamine);
  • Ridurre l’assunzione di alimenti e bibite ricche di zucchero;
  • Assumere alimenti ricchi di ferro assieme ad alimenti ricchi di vitamina C;
  • Non eccedere con alimenti ricchi di fibra;
  • Tenere a propria portata degli spuntini;
  • Riferire se ci sono feci untuose, di colore chiaro e di odore pungente;
  • Riferire se c’è difficoltà a tollerare i latticini;
  • Tenere sotto controllo le perdite di peso.

Servizi e Contatti

SOC di Gastroenterologia Oncologica Sperimentale, CRO Aviano

Visite specialistiche per i pazienti con specifiche problematiche che riguardano l’Apparato digerente.
Si accede con l’impegnativa dello specialista oncologo o del medico di Medicina Generale.
Le visite si prenotano al CUP
Tel. 0434 659900

Biblioteca Pazienti, CRO Aviano

Disponibilità di materiale informativo e informazioni per Incontri a Tema sull’alimentazione in oncologia.
Accesso libero.
Tel. 0434 659467

Biblio-sitografia

Tutti i riferimenti web sono stati verificati a luglio 2019.

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Aggiornato a Luglio 2019

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