Questa guida è rivolta agli uomini che devono fare radioterapia
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Indice
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Gentile signore
Questo opuscolo è stato realizzato per fornirle alcune informazioni sul percorso di cura nel reparto di Radioterapia.
Le informazioni contenute in questo opuscolo non sostituiscono il colloquio diretto con i professionisti che la seguiranno.
Usi questo opuscolo come spunto per domande e richieste.
La invitiamo a parlare liberamente e senza timore con il medico e con i tecnici che vedrà durante le sue sedute di radioterapia e con gli infermieri del reparto.
Che cos’è la radioterapia
Radioterapia significa usare le radiazioni, per lo più raggi X, per curare i tumori.
La zona del corpo in cui vengono indirizzate le radiazioni viene detta target. Le radiazioni hanno lo scopo di indurre la morte delle cellule tumorali e impedirne la moltiplicazione, inoltre, la radioterapia danneggia la capacità delle cellule tumorali di moltiplicarsi. Quando queste cellule muoiono, il corpo le elimina in modo naturale.
Anche i tessuti sani che sono vicini all’organo irradiato possono essere colpiti dalle radiazioni.
I tessuti sani, però, a differenza delle cellule tumorali, sono in grado di riparare il danno subito.
Le moderne tecniche di radioterapia permettono di irradiare con molta precisione la zona colpita da malattia. Questo permette di risparmiare al massimo i tessuti sani.
A che cosa serve la radioterapia
La radioterapia per la cura dei tumori della prostata può essere usata per diversi scopi e viene classificata in tre tipi:
- Radioterapia radicale (o curativa): permette di curare il tumore senza necessità di interventi chirurgici. In alcuni casi, il medico può decidere di associare alla radioterapia anche una terapia di deprivazione ormonale.
- Radioterapia adiuvante: viene fatta, in genere, entro 6-8 mesi dopo l’intervento chirurgico di asportazione della prostata. Questo tipo di radioterapia serve per ridurre il rischio che la malattia si ripresenti (recidiva).
- Radioterapia di salvataggio: viene fatta in pazienti che hanno subito l’asportazione di un tumore alla prostata e nei quali, a distanza di qualche tempo dall’intervento, si verifica un aumento del PSA (Antigene Prostatico Specifico).
In alcune situazioni può essere fatta una reirradiazione, cioè quando si ripete la terapia nei casi in cui la malattia ricompare a distanza di tempo nella zona già trattata. In alcuni casi è possibile che il radio-oncologo le parli di radioterapia “stereotassica”: si tratta di una tecnica avanzata di radioterapia che permette di ridurre il numero di sedute totali aumentando la dose di radiazioni erogate per ciascuna seduta.
Chi lavora in radioterapia
Nel reparto lavorano diversi professionisti,
in stretta collaborazione tra loro:
Medici Radio-Oncologi
Sono medici specializzati in radioterapia oncologica. Valutano e decidono se è necessario che il paziente faccia un ciclo di radioterapia. Preparano un piano di cura personalizzato per ogni singolo paziente e seguono la persona per tutto il periodo di cura.
Fisici Medici
Sono laureati in fisica con una preparazione specifica sull’uso delle radiazioni in campo medico. Collaborano con i medici radio-oncologi nella preparazione di un piano di cura personalizzato per ogni singolo paziente.
Tecnici di Radioterapia
Sono Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM). Si occupano della preparazione del piano di cura del paziente. Sono responsabili dell’esecuzione di ogni seduta di radioterapia programmata dal medico radio-oncologo.
Infermieri
Si occupano dell’assistenza infermieristica al paziente.
Operatori Socio-Sanitari (OSS)
Collaborano, quando è necessario, con le altre figure professionali sia per gli aspetti assistenziali che alberghieri.
Impiegati amministrativi
Seguono le procedure amministrative del reparto. Gestiscono l’accettazione dei pazienti e l’agenda degli appuntamenti per le visite di radioterapia.
Cos’è un ciclo di radioterapia
Un ciclo di radioterapia consiste in una serie di sedute giornaliere consecutive. Questo significa che lei verrà per le terapie dal lunedì al venerdì (festività escluse) fino al raggiungimento del numero di sedute stabilite dal medico.
Cosa lei deve fare prima di iniziare un ciclo di radioterapia: LA TAC DI SIMULAZIONE
Prima di iniziare un ciclo di radioterapia, il medico radio-oncologo definisce il suo piano di cura.
Ogni piano di cura è personalizzato cioè è adatto solamente a lei e a nessun altro. Per preparare il piano di cura, il medico radio-oncologo ha bisogno di studiare l’esito della TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) di simulazione.
La TAC di simulazione, detta anche “TAC di centratura”, viene fatta nella zona del corpo che deve essere trattata con le radiazioni.
La TAC di simulazione non serve per formulare una diagnosi. Per questo motivo non le sarà consegnato nessun referto.
Sul lettino della TAC, lei sarà posizionato nello stesso modo in cui sarà posizionato per tutte le sedute di radioterapia per garantire la sua sicurezza e la precisione della terapia stessa. Una posizione scomoda o poco confortevole può rendere più difficile riprodurre ogni giorno la terapia con precisione; per questo motivo, se durante la TAC di simulazione prova disagio o se si sente scomodo, lo dica immediatamente al tecnico che si sta occupando di lei.
Durante la TAC di simulazione, come durante le successive sedute di terapia, lei dovrà rimanere immobile e il più possibile rilassato. Il tecnico le dirà quando potrà muoversi liberamente.
Al termine della TAC di simulazione, il tecnico le farà sulla pelle dei piccoli tatuaggi permanenti a forma di punto. Questi tatuaggi, detti anche reperi, sono degli importanti punti di riferimento per i tecnici che le faranno la terapia.
Dopo la TAC di simulazione il personale della radioterapia la chiamerà per comunicarle quando inizierà il suo ciclo di radioterapia. Nel frattempo il medico radio-oncologo e il fisico medico prepareranno il piano di cura migliore per lei.
Quando è prevista una radioterapia particolare (vedi Radioterapia stereotassica a pag. 3) viene fatta anche una Risonanza Magnetica nella medesima posizione della TC di simulazione. Questa ha lo scopo di permettere al radio-oncologo di definire il target di trattamento con ancora maggiore precisione.
La preparazione prima della tac di Simulazione
Sia per la TAC di simulazione, sia per tutte le sedute di radioterapia, lei dovrà avere:
- il retto (l’ultima porzione dell’intestino) vuoto;
- la vescica piena.
Le diamo qui alcune indicazioni da seguire.
Per avere il retto vuoto
Un’ora prima di recarsi in ospedale per eseguire la TAC di simulazione, deve fare un microclistere.
Se ha problemi a fare il clistere lo comunichi al medico che, in casi particolari, potrebbe esentarla dall’esecuzione.
È molto importante che il retto sia libero non solo dalle feci, ma anche dai gas intestinali. Per questo motivo, a partire da 2-3 giorni prima della TAC di simulazione o dall’inizio del ciclo di radioterapia, eviti gli alimenti che favoriscono la produzione di gas. Nella tabella seguente si trovano alcuni alimenti da evitare.
Si ricordi però di non stravolgere le sue abitudini alimentari. Cerchi di seguire un’alimentazione il più possibile equilibrata e di evitare gli eccessi. Inoltre, per prevenire gas intestinali può essere utile fare regolarmente attività fisica leggera (ad es. camminare per 20-30 minuti al giorno) o prendere compresse di carbone vegetale.
Alimenti da evitare:
- Castagne, prugne, uva, pere, albicocche, kiwi, ciliegie, arance, mandarini
- Broccoli, cavolfiori, cavolo cappuccio, verze, cipolla
- Piselli, fagioli, lenticchie, fagiolini, ceci
- Latte e latticini freschi (es. mozzarella, stracchino, ricotta)
- Cereali integrali
- Fritti, carni grasse
- Caramelle “dietetiche”, (contenti sorbitolo e mannitolo), chewingum
- Tutte le bevande gassate
Per avere la vescica piena
- Da tre giorni prima della TAC di simulazione e per tutta la durata del trattamento, deve bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno;
- quando arriva in sala d’attesa il giorno della simulazione svuoti la vescica e poi si presenti alla segreteria;
- attenda che il tecnico di radioterapia la venga a chiamare. Verificherà che lei abbia fatto la preparazione richiesta e le dirà quanta acqua bere per poter svolgere correttamente l’esame (circa mezzo litro d’acqua 30 minuti prima dell’esame).
Queste tre semplici indicazioni sono sufficienti per far sì che la sua vescica sia piena al punto giusto.
Va tenuto presente che:
- ogni persona ha una diversa capacità di trattenere l’urina;
- la velocità con cui la vescica si riempie dipende da tanti fattori (temperatura esterna, sudorazione, stomaco pieno o vuoto ecc.);
- dovrà avere la vescica piena, ma non a tal punto da fare fatica a trattenere l’urina;
- dovrà resistere circa 20 minuti con la vescica piena: dovremmo sospendere l’esame se avesse bisogno di andare in bagno.
Inizi da subito a fare qualche prova a casa, per trovare i tempi giusti e per capire qual è la quantità d’acqua più adatta a lei.
La preparazione per avere il retto vuoto e la vescica piena è molto importante perché:
- permette di irradiare il meno possibile queste zone;
- rende più precisa la radioterapia.
Questo riduce il rischio di avere disturbi, chiamati effetti indesiderati, al retto e alla vescica.
Il medico le spiegherà in modo più approfondito perché questa preparazione è importante e in cosa consistono gli effetti indesiderati.
Quanto deve attendere, prima di iniziare un ciclo di radioterapia
Non è possibile dare una risposta uguale per tutti.
Il tempo di attesa dipende:
- dal tipo di terapia e, di conseguenza, dal suo scopo;
- dalle sue condizioni fisiche;
- dall’eventuale associazione della radioterapia con la terapia di deprivazione ormonale.
Il medico radio-oncologo si assicurerà comunque che il tempo d’attesa non comprometta la buona riuscita della terapia.
Come deve prepararsi per effettuare le sedute di radioterapia
Prima di ogni seduta di radioterapia lei dovrà fare la stessa preparazione indicata per la TAC di simulazione. É importante che durante ogni seduta di terapia il retto sia vuoto e la vescica piena.
Se mentre aspetta di iniziare la seduta di radioterapia si accorge di avere necessità di andare in bagno o se pensa di non avere la vescica abbastanza piena, lo segnali al tecnico.
Come si svolgerà il ciclo di radioterapia
Un tecnico di radioterapia le telefonerà qualche giorno prima dell’inizio del suo ciclo di trattamento e le dirà quando e dove si dovrà presentare per la prima seduta.
Il giorno in cui verrà per la prima seduta le daremo il suo programma di terapia definendo l’orario di tutte le sedute. Cercheremo il più possibile di rispettare il programma, ma potremmo dover fare alcuni cambiamenti per esigenze di reparto.
Inoltre potrebbero esserci dei ritardi, indipendenti dalla nostra volontà, rispetto all’orario che le è stato fissato.
Quando verrà per fare la seduta di radioterapia, lei dovrà attendere nella sala d’aspetto. Non è necessario che lei avvisi il personale amministrativo del suo arrivo.
Il giorno della prima seduta di trattamento eseguirà un colloquio con l’infermiere di riferimento, che l’accompagnerà per tutte le giornate di terapia.
In tale occasione, verrà informato rispetto alla programmazione delle prestazioni previste durante il percorso terapeutico assistenziale, tra cui prelievi del sangue, visite mediche, medicazioni (se previste).
Quanto dura un ciclo di radioterapia
La durata di un ciclo di radioterapia dipende dal tipo di terapia e dallo scopo del trattamento.
In generale, un ciclo di radioterapia dura da meno di una settimana fino a 6 settimane.
Sarà comunque il medico radio-oncologo a decidere la durata del ciclo di radioterapia e quindi il numero di sedute.
Quanto dura una seduta di radioterapia
Ogni seduta di radioterapia dura pochi minuti. Complessivamente lei potrebbe rimanere sul lettino di trattamento fino a 20 minuti; questo è dovuto ai controlli che i tecnici devono fare per verificare la precisione del trattamento.
Che cosa succede durante una seduta
Il tecnico di radioterapia la chiamerà per nome, la attenderà all’ingresso della sala di trattamento (bunker), la accompagnerà nel bunker e la aiuterà a sistemarsi sul lettino nella posizione stabilita.
Dopo aver fatto i controlli necessari, il tecnico inzierà il trattamento.
Tutte le macchine di trattamento sono completamente “aperte”, quindi non c’è rischio di sentirsi “soffocati” dentro ad una macchina chiusa.
Durante la terapia, lei sarà da solo nella sala.
Il tecnico, però, la vedrà grazie alle telecamere, potrà sentirla e parlare con lei. In ogni caso lei non dovrà assolutamente muoversi fino a che non le sarà detto di farlo. Questo è molto importante per la sua sicurezza e per la riuscita della terapia.
È necessario che ad ogni seduta di radioterapia il retto sia vuoto e la vescica piena nel modo corretto, altrimenti dobbiamo ritardare l’inizio della seduta fino a quando la preparazione non sarà ottimale. Questo potrebbe aumentare il tempo che lei dovrà passare in reparto.
Può succedere che al momento della terapia il tecnico le dirà che la vescica o il retto non sono come dovrebbero: è una situazione che si verifica abbastanza spesso anche quando si rispettano tutte le indicazioni date.
Il tecnico le darà le istruzioni su come risolvere la situazione (per esempio bere un bicchiere d’acqua, provare ad andare di corpo, fare due passi e così via).
Alla fine della seduta il tecnico la farà scendere dal lettino e lei potrà rivestirsi e andare a casa.
La seduta di radioterapia è dolorosa?
No, lei non sentirà dolore durante la seduta di radioterapia. Sarà come fare una radiografia.
Durante la seduta lei sentirà solo il rumore della macchina di terapia.
La radioterapia è pericolosa per le persone che mi sono vicine?
No, i raggi X che usiamo non la rendono radioattivo, quindi lei potrà stare accanto a chiunque, anche a donne incinte e bambini.
Come ci si deve comportare durante il ciclo di radioterapia
Affinchè il suo ciclo di radioterapia si svolga nel migliore dei modi, lei dovrà prestare attenzione in particolare a 3 aspetti:
- avere il retto vuoto;
- avere la vescica piena;
- mantenere sul lettino la posizione stabilita
Per ognuno di questi aspetti le diamo qui alcune indicazioni riguardo a cosa fare e a cosa non fare.
Avere il retto vuoto
Cosa fare
- Segua le indicazioni che trova al capitolo (vedi capitolo La preparazione prima della tac di simulazione).
- Avverta le infermiere se non riesce ad andare di corpo regolarmente. Insieme si troverà una soluzione.
Cosa NON fare
- Da quando le viene comunicato la data di inizio della terapia, NON mangi alimenti che possono favorire la produzione di gas intestinali che trovi elencati nel capitolo (vedi capitolo La preparazione prima della tac di simulazione).
Avere la vescica piena
Cosa fare
- Segua le indicazioni che trova al capitolo (vedi capitolo La preparazione prima della tac di simulazione).
- Inizi a bere appena alzato. Questo aiuterà il suo organismo a funzionare con regolarità.
- Se lo ritiene necessario, beva qualche bicchiere d’acqua durante la mattinata.
- Se mentre aspetta di iniziare la seduta di radioterapia ha la vescica troppo piena o, al contrario, se pensa che non sia abbastanza piena, lo segnali al tecnico.
Cosa NON fare
- NON riempia troppo la vescica. Potrebbe sentire il bisogno di urinare durante la terapia.
- Eviti di bere solamente quando arriva in reparto. Se beve troppo appena prima della terapia, l’acqua non riempirà subito la sua vescica, ma lo farà comunque in breve tempo. Lei potrebbe trovarsi a disagio e sentire la vescica troppo piena subito prima della terapia o a terapia già iniziata.
Mantenere sul lettino la posizione stabilita
Cosa fare
- Cerchi di rilassarsi il più possibile per mantenere più facilmente la posizione stabilita durante il trattamento.
- Stia il più possibile immobile affinchè la zona del suo corpo che deve essere irradiata si trovi sempre nella posizione che è stata pianificata. Ricordi che il suo “bersaglio” (target) viene centrato con una precisione millimetrica.
- Non si preoccupi se, durante la terapia, il tecnico la riposizionerà o la farà scendere dal lettino. Queste operazioni servono per garantire il miglior esito del trattamento.
Cosa NON fare
- NON si irrigidisca mentre il tecnico la metterà in posizione per il trattamento.
- Durante il posizionamento NON faccia nessun movimento, a meno che non sia il tecnico a chiederglielo.
- Durante la seduta di radioterapia NON parli, se non è indispensabile. Tutti i movimenti, anche quelli del torace, potrebbero spostare leggermente il target e rendere meno precisa la terapia.
Riguardo alla sua vita quotidiana e lavorativa, non ci sono particolari regole da rispettare. Se sente qualche fastidio può chiedere consiglio al medico radio-oncologo, agli infermieri o ai tecnici del reparto.
Di seguito le riportiamo qualche suggerimento per affrontare al meglio il ciclo di radioterapia:
Cosa fare
- Osservi un adeguato riposo.
- Svolga un’attività fisica leggera.
Cosa NON fare
- NON prenda farmaci, vitamine, integratori senza prima averne parlato con il medico radio-oncologo.
- NON metta creme o lozioni sulla zona irradiata senza averne parlato con il medico radio-oncologo o con gli infermieri.
Il primo giorno di trattamento incontrerà il suo infermiere di riferimento che la seguirà in questo percorso. Le verranno date tutte le indicazioni necessarie per il ciclo di radioterapia e il personale potrà rispondere a eventuali sue domande.
Che cosa può accadere durante e dopo il ciclo di radioterapia
Generalmente la radioterapia per la cura dei tumori della prostata è ben tollerata. Durante e dopo il ciclo di radioterapia, però, lei potrebbe provare alcuni disturbi, chiamati effetti indesiderati.
Gli effetti indesiderati da radioterapia si classificano in:
- disturbi che compaiono durante il ciclo e/o subito dopo la fine del ciclo di radioterapia (effetti acuti);
- disturbi che si sviluppano a distanza di tempo (effetti tardivi). Così come ogni piano di cura e ciclo di radioterapia è individuale e personalizzato, così gli effetti indesiderati non sono uguali per tutti. Persone che si sottopongono a trattamenti molto simili al suo, infatti, possono avere effetti collaterali diversi.
Consideri comunque che la radioterapia causa effetti indesiderati solo nella zona del corpo che viene irradiata. Qui di seguito trova un elenco degli effetti indesiderati.
Disturbi urinari
Più comuni, lei potrebbe:
- dover urinare con maggior frequenza (soprattutto di notte);
- sentire bruciore mentre urina;
- urinare con un getto debole.
Più raramente, lei potrebbe:
- avere urgenza di urinare;
- avere perdite di urina (incontinenza);
- avere difficoltà ad urinare;
- notare perdite di sangue con l’urina.
Disturbi all’intestino
Lei potrebbe:
- dover andare di corpo con maggior frequenza;
- avere diarrea;
- avere difficoltà ad andare di corpo anche se ne sente il bisogno;
- notare perdite di muco dal retto.
Più raramente, lei potrebbe:
- avere dolori alla pancia (dolori addominali);
- notare perdite di sangue dal retto.
Altri disturbi
Lei potrebbe:
- notare l’irritazione di pelle e mucosa del retto e dell’ano;
- notare la caduta dei peli pubici;
- provare un senso di debolezza generale;
- avere difficoltà a raggiungere l’erezione.
Se nota un effetto indesiderato che non rientra tra quelli elencati informi il tecnico o l’infermiere di riferimento, che avvertirà il medico radio-oncologo. Il medico valuterà la sua situazione e le potrà eventualmente prescrivere alcuni farmaci in grado di alleviare i disturbi.
Durante il ciclo di terapia e per i 2-3 mesi successivi dalla fine del trattamento non faccia attività che possono causare dolore o irritazioni nella zona perineale, cioè nella zona vicina all’ano. Eviti, ad esempio, l’uso intenso (sportivo) della bicicletta. Lei potrà però usare la bicicletta anche ogni giorno per brevi spostamenti.
La radioterapia influirà sulla sua vita sessuale?
A distanza di tempo dalla radioterapia (effetti indesiderati tardivi), lei potrebbe avere difficoltà a raggiungere l’erezione o osservare una minor eiaculazione.
Se lei, oltre alla radioterapia, fa anche la terapia di deprivazione ormonale, potrebbe notare anche un calo del desiderio sessuale.
Non ci sono controindicazioni assolute all’attività sessuale anche durante la radioterapia, ne parli con il radio-oncologo.
Le ricordiamo che gli effetti indesiderati della terapia non sono uguali per tutti. Non abbia timore ad affrontare questo argomento e a chiedere spiegazioni e aiuto. Il medico radio-oncologo le darà tutte le informazioni di cui lei avrà bisogno.
Cosa si fa una volta finito il ciclo di radioterapia
Poco prima dell’ultimo giorno di terapia, il medico radio-oncologo la visiterà, valutarà se ha avuto effetti indesiderati e le spiegherà come proseguire a casa eventuali terapie farmacologiche.
Riceverà quindi la lettera di dimissione (lettera “di fine cure”) dove il medico scriverà:
- il suo percorso di radioterapia appena concluso;
- quali farmaci dovrà eventualmente prendere a casa;
- la data della visita di controllo (follow-up);
- l’indicazione degli esami che dovrà fare prima della visita di controllo, tra i quali il dosaggio del PSA;
- le impegnative necessarie all’esecuzione degli esami richiesti.
Se deve prendere un appuntamento per una visita di controllo (non legata a disturbi acuti) o spostare un appuntamento già programmato, contatti direttamente la segreteria.
Contatti
Segreteria Radioterapia per prendere o spostare appuntamenti
Tel: 0434 659525
e-mail: rt.cro@cro.it
dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 14.30
Biblioteca Pazienti
Tel. 0434-659467
e-mail: people@cro.it
Biblio-sitografia
- Prostate Cancer. NCCN Guidelines [cited 2024 Nov].
https://www.nccn.org/guidelines/guidelines-detail?category=1&id=1459
Le informazioni riportate non sostituiscono il parere del medico.
Aggiornato a Ottobre 2025